Tutti, inconsapevolmente, nelle nostre relazioni mettiamo in atto quelli che Eric Berne chiamava “giochi psicologici”, dinamiche ripetitive e insoddisfacenti. Come trasformare i giochi in momenti evolutivi.
Si tende a pensare che giocare sia divertente e piacevole, in realtà questa stessa parola è stata usata negli anni Sessanta dallo psicologo Eric Berne per definire situazioni apparentemente molto poco giocose, ovvero quelle dinamiche ripetitive, stereotipate e insoddisfacenti che caratterizzano molte relazioni. A questi “giochi psicologici” Berne ha dedicato nel 1964 il suo più grande successo editoriale, il testo A che gioco giochiamo, in inglese Games people play, elaborando una teoria che è stata un caposaldo dell’Analisi Transazionale. ma che oggi è stata profondamente rivista. Continua a leggere