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Di cosa parla il Libro Rosso di Jung

Un tentativo personale di offrire una chiave di lettura al Libro Rosso di Carl Jung, uno dei testi più impegnativi e densi della psicologia. 

Scritto tra il 1913 e il 1930, e pubblicato nel 2009, a mezzo secolo dalla morte del suo autore, il Libro Rosso è un testo imponente. E non solo per la sua mole, di difficile collocazione in una normale libreria, ma per l’enormità dei suoi contenuti. L’autore, lo psichiatra svizzero Carl Jung, in un momento particolarmente critico della sua vita, vi ha lasciato affiorare immagini e parole, senza tentare di controllarle, osservando – e dando modo a noi oggi di osservare – quel suo particolare stato espanso della coscienza. 
Qui vorrei provare a raccontare l’idea che mi sono fatta di quella sua esplorazione mentale, pur sapendo che la mia chiave di lettura non potrà che essere riduttiva, parziale, inadeguata, opinabile, forse anche fuorviante. E che inevitabilmente sarà condizionata dal mio stile di scrittura e di pensiero, oltre che dalla mia esperienza personale e professionale. Continua a leggere

Il lavoro con le parti

A volte siamo sopraffatti da emozioni intense che fatichiamo a controllare: paura, rabbia, senso di impotenza. Il “lavoro con le parti” può aiutare a riconoscerne l’origine e a integrarle in modo efficace

“Mi contraddico? Certo che mi contraddico! Sono vasto, contengo moltitudini”. Così scriveva, a metà ’800, Walt Whitman. Con queste parole, il poeta visionario americano metteva in luce un fenomeno che riguarda tutti: conteniamo una moltitudine di “parti”, da cui derivano pensieri e comportamenti contraddittori; riconoscerle e integrarle è un passaggio necessario per la comprensione e la cura di noi stessi.
In psicoterapia questo processo (dapprima studiato nei casi più eclatanti e rari di disturbo dissociativo d’identità, in cui le parti danno luogo a “personalità multiple”) si traduce nel
lavoro con le parti, approfondito tra gli altri da Onno Van der Hart, Janina Fisher, Jim Knipe e, in Italia, Maria Zaccagnino e Manuela Spadoni Continua a leggere