Scoperta nel 1987, l’EMDR è una tecnica sempre più utilizzata nella terapia dei disturbi di origine traumatica. Benché apparentemente semplice (consiste in una stimolazione oculare mentre la persona rievoca il trauma), l’EMDR è una procedura che richiede un certo grado di competenza ed esperienza
L’acronimo non è facile da memorizzare: EMDR sta per “Eye Movement Desensitization and Reprocessing”, ovvero “desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari”. La tecnica è stata introdotta una trentina di anni fa, e da allora il numero di terapeuti che la applicano è cresciuto a ritmi esponenziali (oggi sono diverse migliaia), così come gli studi scientifici che ne documentano l’efficacia. Eppure a molti genera ancora diffidenza, forse perché alcuni fasi della procedura appaiono, a una visione superficiale, poco comprensibili e quasi “magiche”: in uno dei momenti chiave della procedura, per esempio, il terapeuta chiede al paziente di muovere gli occhi a destra e a sinistra per seguire le sue dita. Continua a leggere