Da Zenone a Epimenide: i paradossi più noti dell’antichità (e non).
* I paradossi di Zenone (tramandati da Aristotele) dimostrano, usando gli strumenti della logica, l’impossibilità del moto e del pluralismo. Tra i primi uno dei più noti è quello di Achille e la tartaruga. In una gara di corsa Achille piè veloce concede alla tartaruga qualche centimetro di vantaggio alla partenza. A rigor di logica, secondo Zenone, Achille non potrebbe mai a raggiungerla poiché dovrebbe prima raggiungere la posizione occupata precedentemente dalla tartaruga che, nel frattempo, sarà avanzata raggiungendo una nuova posizione che la farà essere ancora in vantaggio. In pratica Achille non vince perché non riuscirà mai a colmare gli infiniti intervalli che compongono il vantaggio della tartaruga. Il paradosso è stato ripreso da molti autori, tra cui Lewis Carroll e Douglas Hofstadter (in Godel, Escher, Bach: un’eterna ghiranda brillante). Continua a leggere