Io sono ok, gli altri sono ok: l’okness, concetto chiave in analisi transazionale, aiuta a stare bene con se stessi e con gli altri.
L’okness (pronuncia: ocheiness) si può riassumere nell’affermazione: per me va bene essere me stesso, e va bene che tu sia te stesso. Che significa: può darsi che non accetti quello che fai, ma accetto sempre quello che sei.
Eric Berne diceva che ogni essere umano nasce principe o principessa, ma a volte non utilizza pienamente le sue potenzialità e, come nella famosa fiaba, può trasformarsi in ranocchio. La sua posizione, dunque, era profondamente diversa da quella della psichiatria tradizionale, che tende a dividere le persone in “sani” e “malati”. Per Berne era importante riuscire sempre a vedere negli altri, e in noi stessi, quel principe o quella principessa originari.
L’espressione popolare “io sono ok, tu sei ok”, con cui spesso si riassume l’okness, implica un’accettazione reale e profonda di sé e degli altri, ed è considerato un atteggiamento sano, che aiuta il clima interpersonale e permette una relazione autentica.
Il concetto di okness descrive anche l’atmosfera della psicoterapia, e sottolinea anche la “competenza” che ciascuno di noi possiede nel prendere decisioni su di sé e sulla propria vita.